Giorni fa il mio messaggio di stato recitava uno scritto di Kalhil Gibran – non avevo detto di chi era però! – che avevo già riportato in un intervento sulla libertà-… e sulla schiavitù… nel senso di schiavitù d’amore…
E tutti mi hanno contattato per dirmi che in amore non si è schiavi!
Proprio così! E’ vero.. io, però, intendevo una schiavitù che non ci viene imposta… quando ti senti legato talmente ad una persona..
O forse ciò è vero soltanto in uno dei due assunti: "sei schiavo della persona che ami perchè la ami"…
E così l’ho lasciato andare! Forse si sentiva schiavo davvero…

All of the moments that already passed
We’ll try to go back and make them last
All of the things we want each other to be
We never will be
And that’s wonderful, and that’s life
And that’s you, baby
This is me, baby
And we are, we are, we are, we are
Free In our love
We are free in our love
(da "Try", Nelly Furtado)

…Flames to dust
…Lovers to friends
…Why do all good things come to an end

Io un amico lo perdono mentre a te ti amo…

Certi amori non finiscono…
Fanno dei giri immensi e poi ritornano…
Ma amici mai per chi si cerca come noi non è possibile

E questa tristezza di fondo… da arginare… ma, stranamente, rimane ma solo a tratti… nei tratti in cui non avverto più quella strana sensazione di fiducia… che tutto tornerà… magari cambiato (ma SPERIAMO cambiato… E speriamo Torni!)… ed in cui sembra irraggiungibile…
Basta una chiamata per amarlo nuovamente, perchè non è mai stato così DOLCE!
E basta un attimo per rovinare tutto l’incanto, qnd si torna a pensare e parlare. E lui si chiude. E fa’ bene!